giovedì 5 settembre 2013

Non-umani in Bretonnia - Elfi, nani e mezzuomini

Non-umani in Bretonnia
Di Peter Butterworth

Questo articolo fornisce un po' di informazioni di background per i giocatori che intendono interpretare elfi, nani o mezzuomini bretoniani.

Elfi a Bretonnia
A Bretonnia si possono incontrare due tipologie diverse di elfi: Gli elfi del mare e gli elfi dei boschi.
Gli elfi del mare sono il ramo marinaresco degli elfi di Ulthuan. Avventurosi per natura, visitano i porti di Bretonnia per commerciare.
Gli elfi dei boschi sono i discendenti di quei coloni che rifiutarono di lasciare il paese dopo la disfatta nella grande guerra contro i nani più di quattromila anni fa. Per evitare di essere scoperti si nascondono nelle foreste più profonde e fondano lì i propri reami segreti. Hanno sviluppato un amore intenso per gli alberi e la natura in generale.

Elfi del mare
Sin dal loro ritorno nel Vecchio Mondo pochi secoli fa, gli elfi del mare hanno regolarmente visitato i porti bretoniani dal loro enclave di Marienburg. In verità i porti di Brionne e di L'Anguille erano grandi città fondate dagli elfi e questo forse può in parte spiegare il loro interesse. Ai giorni nostri ci sono famiglie elfiche residenti a Bordeleaux, principalmente impegnati nell'esportazione vinicola, e nell'Anguille, dove un tempo sorgeva orgogliosa la città di Tor-Alessi. I bretoniani di L'Anguille, che va detto, non sono mai stati rivali dei marienburger, sono felicissimo della presenza degli elfi del mare, ma gli elfi invece sono meno entusiasti. Molti infatti sono tristi per il loro patrimonio culturale andato perduto, mentre i loro antenati costruivano il Grande Faro della città, oggi esso è occupato dal Governatore e dai suoi uomini...
La decadenza bretoniana rattrista molto gli elfi del mare, di solito visitano esclusivamente i luoghi dove hanno affari da condurre. Alcuni luoghi vengono saggiamente evitati in toto, ad esempio la città dannata di Moussilon, altri luoghi come Brionne vengono visitati solo se strettamente necessario. In effetti molte navi elfiche sono cadute vittime della pirateria, un campo nel quale la collusione di Brionne è fin troppo chiara.
I contatti tra gli elfi del mare e gli elfi dei boschi sono pochi. Probabilmente perché le due razze hanno preso vie differenti e oggi hanno ben pochi interessi in comune. Tuttavia quando accade che si incontrino il contatto è solitamente cordiale, ma non apertamente amichevole, in quanto gli elfi dei boschi non hanno ancora completamente dimenticato che i loro parenti li abbandonarono. Gli elfi dei boschi non si fidano fino in fondo degli elfi del mare, in particolar modo se c'è il coinvolgimento un signore elfico proveniente da oltremare, ma saranno sempre dalla parte di qualsiasi elfo, preferendolo agli umani o ai nani.

Elfi dei boschi
Gli elfi dei boschi abitano le due grandi foreste di Bretonnia: la foresta di Arden e quella di Loren. La loro razza morente vive pressocché completamente separata dal mondo esterno. Mantenendo segreta la posizione dei loro reami evitano il contatto con gli esseri umani, che in genere disprezzano. Gli elfi dei boschi hanno osservato lo sviluppo dei bretoniani nel corso dei secoli, dalle primitive tribù dei Bretonni alla loro attuale società decadente. Hanno visto i semi del caos nei loro cuori... Quindi sanno bene che i bretoniani vorrebbero rubare la loro terra.

Elfi di Arden
Gli elfi di Arden sono assai meno numerosi dei loro parenti di Loren. Il loro insediamenti principale si trova nel sud-ovest della foresta. I bretoniani lo chiamano Bois Delouere. Gli elfi di questo luogo hanno relazioni frequente e abbastanza buone con gli umani della regione.

Elfi di Loren
Anche se gli elfi sono creature benevole per natura  che amano più di ogni altra cosa fare festa, cantare e danzare, diventano combattenti feroci quando si tratta di difendere le proprie famiglie e il proprio regno (basta pensare ai danzatori di guerra!) . La loro padronzana della foresta è tale che sono praticamente invincibili su quel territorio. Re Louis IV Lefranc, uno dei primi re bretoniani, lo capì dopo aver vanamente tentato di conquistare Loren. Alla fine invece decise di fare un trattato con gli elfi. Quest'ultimo, conosciuto come trattato di Salignac, concluse una specie di alleanza tra i bretoniani e gli elfi di Loren. I bretoniani riconoscono la sovranità elfica sulla foresta, mentre in cambio gli elfi si impegnano a impedire a tutti i nemici di Bretonnia di attraversarla, e ad agire come alleati in tempo di guerra. Gli elfi di Loren, come regola generale, uccidono chiunque tenti di entrare nel loro territorio, siano essi pelleverde o creature del caos, nani o uomini con cattive intenzioni. Per ora sono stati degli alleati miseri per i bretoniani , soltanto di rado inviano truppe per aiutarli, e solo se è nei loro interessi. La Corona di Bretonnia, anche se non ha mai apertamente reciso il trattato non ha mai abbandonato le proprie pretese su Loren. Certo, la conquista della foresta di Loren sarebbe un'impresa gloriosa, se raggiungerla fosse fattibile...

Athel-Loren
Le profondità della foresta di Loren ospitano la più importante comunità elfica del Vecchio Mondo, la mitica Athel-Loren, capitale del Re e della Regina degli elfi silvani. Agli umani è vivamente consigliato di non avventurarsi troppo in profondità all'interno di essa, poiché gli elfi scoraggiano i visitatori sia con la forza sia mediante illusioni magiche che fanno smarrire gli ospiti indesiderati, o li fanno passare senza che vedano niente.

Rapporti con gli altri elfi dei boschi
Di tanto in tanto vengono in visita elfi dei boschi di altri insediamenti. Sia di origini bretoniane che imperiali (ma le nazioni umane significano ben poco per gli elfi dei boschi), i visitatori sono sicuri di ricevere un caldo benvenuto.  Generalmente verrà organizzata una grande festa in loro onore. Per gli ospiti più importanti le celebrazioni possono durare alcune settimane.

Rapporti coi bretoniani
Gli elfi non sono benvoluti tra i contadini che vivono ai bordi della foresta di Loren. Quest'ultimi non conoscono bene gli elfi, ma di certo temono la loro potenza e la loro magia. Per quanto gli riguarda, agli arroganti elfi non dovrebbe essere data fiducia. Molti racconti terribili narrano di quelli che sono andati più in profondità nella foresta, fino ai confini col regno degli elfi, e non hanno mai fatto ritorno. Una credenza comune vuole gli elfi servitori di un'antica e malvagia strega dal grande potere. Quando ai margini della foresta avviene qualcosa di strano, gli elfi sono i primi ad essere sospettati. Al contempo è un pensiero ampiamente condiviso che Athel-Loren deve essere un luogo incantevole e meraviglioso. Come è facile dedurre, è qualcosa che sta tra il timore e la gelosia. I contadini soffrono gravi privazioni e l'opulenza, la felicità, la bellezza e la lunga vita degli elfi sembrano ai loro occhi cose maledettamente ingiuste.

Le loro città sono decadenti, le loro società sono corrotte e le loro menti sono perverse
Alcuni nobili bretoniani ufficialmente supportano gli elfi, ma nei fatti tramano segretamente per distruggerli. In primo luogo è ovvio che gli elfi non si fidano veramente di loro, molti di coloro che lasciano la foresta di Loren e trascorrono gran parte del loro tempo nelle terre degli uomini lavorano in realtà come spie. Gli elfi devono fare sempre attenzione a non restare intrappolati negli intrighi della nobiltà locale. Un raid fatto a sorpresa a un villaggio elfico potrebbe essere attuato con lo scopo di far cadere la responsabilità su un rivale. E poi qualsiasi rappresaglia da parte degli elfi può essere solo favorire la loro causa... In verità molti nobili bretoniani della regione di Lyonnais (in particolare  l'odierno Visconte di Quenelles) vorrebbero sbarazzarsi degli elfi che vedono come un grave fastidio. Attualmente gli elfi vietano severamente agli umani di abbattere un numero significativo di alberi della foresta di Loren. Ma del resto il legname e le famose latifoglie di Loren potrebbe farli arricchire. Si dice che ad Athel Loren ci sia anche il favoloso tesoro degli elfi d'un tempo, che sarebbe stato portato lì dopo la guerra contro i nani. Alcuni nobili incitano clandestinamente i propri contadini a uccidere gli elfi nella speranza che alcuni oggetti preziosi possano cadere nelle loro mani. Tuttavia non è tutto così tetro, poiché alcune vere e durevoli amicizie continuano a esistere tra le due razze. Alcuni nobili locali supportano davvero gli elfi e si desiderano che ci sia una maggiore comprensione tra i due popoli. Una cosa da tenere a mente è che quasi tutta la gente di bretonnia ama i menestrelli itineranti elfici e le loro leggiadre canzoni e storie. Elfi e umani si incontrano in buoni rapporti sulla Strada per Loren, una strada elfica che attraversa la parte meridionale della foresta di Loren e dà accesso a Passo Montdidier e dopo di esso all'Impero. Molti scambi commerciali hanno luogo qui. Gli elfi creano oggetti che vengono scambiati con spade e altri strumenti di ferro, che gli elfi non creano su larga scala nel proprio reame.

Il punto di vista elfico
La maggior parte degli elfi disprezza le razze più giovani (che a volte chiamano razze inferiori). Più che altro sono stanchi e arrabbiati dalla deprimente stupidità dei bretoniani. Le rivendicazioni della nobiltà sulla foresta di Loren sono solo un esempio. La foresta è degli elfi sin dai tempi antichi, quali diritti può mai vantare su di essa la giovane nazione di Bretonnia? Che diritto hanno di governare le terre di Bretonnia quando esso viene da loro, per loro il dominio è un atto di pietà?! Pochi elfi hanno cercato di lasciare il reame della foresta, dove vivono esistenze protette, ma talvolta gli elfi giovani sono desiderosi di vedere il mondo.

Nota: Probabilmente la maggior parte dei i pg elfi saranno quanto segue: Individui giovani desiderosi di andare a vedere com'è il mondo esterno. Potresti voler controllare alcune carriere specifiche per gli elfi dei boschi, le quali possono essere trovate in vari siti internet e utilizzate al posto di quelle standard del manuale base.

Un'ultima cosa
Gli elfi sono probabilmente più comuni in Bretonnia che nell'Impero, ma bisogna tenere a mente che anche in Bretonnia sono rari. Le relazioni tra gli elfi e i bretoniani solitamente sono buone, in particolare nei luoghi più cosmopoliti, ma posti come i margini della foresta di Loren sono ben lungi da esserlo.


Nani a Bretonnia

Nani delle Montagne Grigie
Sulle Montagne Grigie è presente una numerosa popolazione nanica. Considerano il loro regno indipendente sia da Bretonnia che dall'Impero. La roccaforte maggiore è Karak Norn e ci sono anche una o due roccaforti minori nel sud delle Montagne Grigie.

Nani bretoniani
Di solito i nani bretoniani non sono eroi, piuttosto gente calcolatrice con una passione spropositata per il denaro. Alcuni di loro sono assai scaltri, infidi e piuttosto maligni, ma la maggior parte non sono così e sono persone rispettabili... se non ti aspetti molto da loro.
I nani bretoniani non godono di una buona reputazione tra gli altri nani.  Senza dubbio non ci sono roccaforti naniche rimaste in piedi a ovest deille Montagne Grigie e perciò questi nani sono sovente considerati poco più che barboni. Alcuni provengono dalle Montagne Grigie, altri sono nativi di Bretonnia. I nani imperialio hanno raramente affari nel paese. I nani bretoniani non godono dello status speciale che viene concesso loro nell'Impero. Del resto questa condizione particolare è connessa ai legami di amicizia che esistono tra i nani e il culto di Sigmar.Di conseguenza i nani sono piuttosto rari nelle città bretoniane. Quelli che ci sono solitamente non hanno un quartiere proprio, con l'eccezione del Vue du Rocher di Parravon. Alcuni insediamenti di nani minatori e cercatori d'oro possono essere trovati in tutta la Bretonnia. Una piccola popolazione nanica può ad esempio essere trovata nel Grung Gand, un insediamento minerario fortificato che si adagia sui monti tra Chimay e Montluc nel Massiccio dell'Orcal.
I nani bretoniani sono da tempo diventati diffidenti nei confronti dei bretoniani e dei loro modi decadenti.  Per tenersi fuori dai guai solitamente evitano di intromettersi negli affari degli uomini, ovviamente chiudono un occhio sui mali del paese. I bretoniani sono sempre un po' sospettosi nei riguardi dei nani, ma apparte questo vanno abbastanza d'accordo con loro. Le abilità dei nani nella costruzione, nell'attività mineraria, nella metallurgia o la loro natura marziale sono altamente tenute in considerazione, ma a causa dell'odierna situazione che c'è nel Regno, i nani preferiscono chiaramente pagamenti in oro e se possibile in anticipo! Questo talvolta fa infuriare i nobili bretoniani, ma se in una zona i loro servigi non fossero tenuti in alta considerazione, i pragmatici nani bretoniani semplicemente andrebbero da qualche altra parte.
Gli sventratori sono una vista rara a Bretonnia. Anche se danno ancora peso all'onore, pochi nani bretoniani lo tengono in così alta considerazione da prendere i terribili voti da sventratore. Peraltro in Bretonnia ci sono ben pochi pericoli ritenuti degni da uno sventratore, il che significa che chiunque abbia giurato da sventratore solitamente lascerà il paese.
I rapporti tra nani ed elfi sono tesi come in ogni altra parte del Vecchio Mondo (che significa che sono davvero molto tesi). Il passato non può essere cancellato, i suoi ricordi sono sempre presenti: le grandi battaglie della guerra tra elfi e nani fu combattuta sulle terre dove oggi sorge Bretonnia. Questo inflisse perdite amare da parte nanica, perdite che non sono mai state compensate dalla caduta dell'Impero Nanico che seguì subito dopo...

Mezzuomini a Bretonnia

Storia dei mezzuomini a Bretonnia
Primavera del 1848
- Il maltempo degli ultimi dieci anni rovina più volte le colture nell'Impero orientale. Il Convivio soffre la fame.
- L'elezione dell'Anziano del Convivio è controversa. La famiglia Basson che non riesce a essere eletta, decide di lasciare il Convivio.
- Pat Luckapple, un avventuriero mezzuomo che aveva servito parecchi anni nelle schiere del Visconte de Quenelles, si offre di guidarli verso Bretonnia, una terra dove il tempo, sostiene, è sempre mite.
Autunno del 1848
- Alcune famiglie di mezzuomi guidate la Luckapple attraversano le Montagne Grigie al passo Morso d'Ascia. Si stabiliscono nella città bretoniana di Quenelles.
Inverno del 1848
- I mezzuomini ricevono un caloroso benvenuto dai bretoniani, che hanno sofferto un calo di popolazione a causa di una pestilenza. I bretoniani apprezzano molto anche le loro torte.
-La comunità mezzuoma pare prosperare. Il Visconte de Quenelles impiega alcuni cuochi mezzuomini nelle sue cucine.
2220
- Il Re di Bretonnia e i suoi cavalieri visitano Quenelles. Il sovrano resta molto impressionato dalle torte che gli vengono servite. Molti mezzuomini seguono il re a Guisoreux.
2270
- Louison le halfelingue diventa il Mastro Chef della Corte Reale.Tuttavia, ciò non dura molto. I cuochi bretoniani tramanocon successo per la sua rovina con l'aiuto di alcuni religiosi bigotti presenti a corte...  In tutto il paese la cucina dei mezzuomini viene considerata roba da bifolchi. Alcuni cuochi mezzuomini vengono licenziati., ma non la maggiorparte, poiché in cucina restano utili. Alcuni cuochi mezzuomini restano nelle tenute dei nobili. Ogni volta che in un banchetto aristocratico viene scoperto che il cuoco è un mezzuomo, si scatenano molte derisioni. Tuttavia a Quenelles un cuoco mezzuomo riesce a mantenere un certo prestigio, Emilien Basson Folboeuf, che adotta completamente la cucina bretoniana. Egli fu anche il primo mezzuomo a condannare apertamente Louison, rompendo così la regola non scritta di solidarietà tra mezzuomini.

I mezzuomini nella Bretonnia odierna
In numero esiguo, ma abbastanza ricchi (soprattutto se paragonati ai miserabili contadini bretoniani). La comunità più grande, che si trova Quenelles, è dominata dalla famiglia Basson. Molto vicini a Quenelles ci sono anche alcuni insediamenti di contadini mezzuomini. Il Visconte di Quenelles per tradizione richiama reclute tra di loro per costituire la sua famosa unità di forestali mezzuomini. È necessario dire che vige una determinata divisione tra i mezzuomini bretoniani. Molti ne hanno abbastanza dell'atteggiamento dei Bassons (Il ramo Basson-Folbouf annovera tra i più ricchi mezzuomini di Bretonnia, che sono estremamente snob e si considerano una sorta di aristocrazia mezzuoma. A onor del vero i cuochi Basson-Folboeuf sono impiegati da una serie di importanti famiglie nobili di Bourgon e Lyonnais), in particolare l'avventura clan dei Perry. Quest'ultimo ha lasciato Quenelles circa cent'anni or sono per seguire la pericolosa strada del Massiccio dell'Orcal verso Bordeleaux. Nonostante gli attacchi subiti da orchi e da banditi, riuscirono a raggiungere la loro destinazione. Alcuni di loro si sono impegnati nel commerccio del vino in loco, mentre è giunta notizia che altri hanno preso parte in viaggi commerciali e di esplorazione all'estero.
Anche dopo la rovina di Louison, pochi mezzuomini bretoniani sono tornati nel Convivio, forse perché lì gli erano rimasti ben pochi parenti. Comunque i propri simili provenienti dall'Impero vengono sempre accolti a braccia aperte da tutti i mezzuomini di Bretonnia (eccetto forse che dai Basson-Folbouet?)

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